Blefaroplastica, errore medico: risarcimento dei danni subiti, quando spetta?
“Gli occhi sono lo specchio dell’anima”
Abbiamo sentito molte volte questa frase che ormai ci sembra quasi banale, eppure è innegabile che lo sguardo dice molto su di noi, su quello che siamo e sulla nostra personalità.
Quanto è importante per noi che gli occhi siano belli, ben messi e tirati e facciano splendere il nostro sguardo!
Oggigiorno, per esaltare sempre di più il nostro sguardo, sono sempre più frequenti gli interventi estetici intorno agli occhi per migliorare la cute delle palpebre e dare maggiore luminosità allo sguardo e al viso di una persona.
Sempre più di frequente, infatti, si ricorre ad interventi di chirurgia estetica, Blefaroplastica, per il rimodellamento della piega delle palpebre, per rimuovere quegli accumuli di pelle e grasso che non fanno altro che appesantirci lo sguardo.
Ma cosa deve aspettarsi il paziente che si sottopone ad un trattamento di blefaroplastica?
Quali sono i rischi e le possibili conseguenze in caso di errori medici nell’operazione?
A seguito di un interventi di blefaroplastica possono accompagnarsi complicanze post operatorie, in alcuni casi, solo transitorie che si risolvono senza necessità di ulteriori interventi (ematomi post-chirurgici, ptosi post-chirurgica), altre, volte invece, di particolare importanza e tali da richiedere un’ultiore correzione chirurgica, ammesso che sia possibile.
Vediamo quindi, in questo articolo quali sono i rischi del trattamento e cosa fare in caso di danni per errori medici conseguenti ad un’operazione di blefaroplastica.
Blefaroplastica: cos’é, quali sono i rischi, come tutelarsi.
La blefaroplastica è la procedura chirurgica che consente di migliorare l’aspetto estetico e la funzionalità delle palpebre, rimuovendo o rimodellando in maniera personalizzata la cute, il tessuto muscolare e il tessuto adiposo in eccesso.
Può riguardare la parte superiore (Blefaroplastica superiore) o inferiore dell’occhio (Blefaroplastica inferiore), con lo scopo di intervenire sullo sguardo appesantito dalle c.d. borse sotto gli occhi.
In caso di errore del chirurgo estetico, il paziente ha diritto ad un risarcimento dei danni subiti a determinate condizioni che vedremo nel corso di questo articolo.
L’intervento di Blefaroplastica ha un grandissimo impatto nel ringiovanimento del viso ma se non eseguito in modo corretto può determinare delle importanti anomalie estetiche nell’incisività dello sguardo.
Oltre ad un’alterazione estetica, la malposizione palpebrale a seguito di intervento di blefaroplastica, può determinare delle importanti modificazioni funzionali che si ripercuotono sull’occhio stesso.
Tuttavia, l’intervento di blefaroplastica è considerato pur sempre un intervento di routine, che si effettua in anestesia locale e dura all’incirca un’ora.
In termini generali è un intervento molto sicuro e con rischi di complicanze basso, per cui viene eseguito con successo da parte del chirurgo e soddisfazione dei pazienti.
Ovviamente, l’intervento deve essere eseguito in maniera corretta, con tecniche appropriate e personalizzate per ogni singolo paziente.
Sempre più spesso si assiste a blefaroplastiche eseguite da dermatologi, dentisti e maxillo facciali, e non sorprende, quindi, che possano derivare errori e complicanze dall’esecuzione di questo trattamento.
Blefaroplastica errata: esperienze negative
Senza soffermarci troppo sulle modalità e nelle tecniche di esecuzione dell’intervento, ai fini che ci riguardano in termini di responsabilità del chirurgo estetico, basti evidenziare che l’intervento deve essere effettuato “a regola d’arte”, secondo i protocolli medici in vigore. In caso contrario, laddove l’imperizia del medico possa generare serie complicanze e danni per il paziente, tra cui la lesione all’integrità psico-fisica (danno biologico, da quantificarsi in termini di invalidità permanente e temporanea), ne consegue il diritto al risarcimento per il paziente danneggiato.
Tuttavia, non ogni tipo di complicanza è causa danni per il paziente.
Dopo l’intervento di blefaroplastica, infatti, è normale accusare dolore e notare la comparsa di lividi e gonfiore. È possibile inoltre avere una lacrimazione eccessiva e provare fastidio alla luce del sole. Sono necessarie circa due settimane per ritornare alla consueta attività lavorativa e sociale.
Del resto la procedura può accompagnarsi a complicanze post operatorie “transitorie” che molto spesso si risolvono senza necessità di ulteriori interventi e che non comportano quindi diritto al risarcimento.
Quando si ha diritto, quindi, ad essere risarciti?
Blefaroplastica non riuscita: “occhio tondo” e altre complicanze
Il diritto al risarcimento può nascere, quando le conseguenze negative di un intervento di blefaroplastica riguardano serie complicazioni di natura estetica e funzionale.
In particolare, quando nel corso dell’intervento viene eliminata dalla palpebra una quantità di pelle eccessiva, il paziente può riscontrare normalmente due complicanze principalmente di natura estetica.
Quella più comune è quella conosciuta come “occhio tondo”, in cui l’occhio trattato rimane innaturalmente aperto e lascia intravedere un’ampia parte bianca dell’occhio stesso.
L’altra, si ha quando la palpebra si distacca dal bulbo oculare con una conseguente esposizione della congiuntiva palpebrale, da cui, consegue un fastidioso rossore e un’esuberante lacrimazione.
Caso tipico è quello del paziente che a seguito di blefaroplastica inferiore dove c’è stata un’eccessiva rimozione di cute e presenta una rotazione esterna della palpebra inferiore.
Altre complicanze estetiche, per cui vale la pena un approfondimento in ordine alla possibilità di essere risarciti, possono riguardare:
- Cicatrici evidenti e permanenti
- Asportazione insufficiente di pelle e nessun miglioramento estetico
- Asimmetria tra i due occhi
- Formazione di cisti
Come si accennato, le conseguenze negative possono riguardare anche aspetti funzionali degli organi, a volte seri e che creano enoermi pregiudizi alla quotidianità delle persone che si sono sottoposte all’interento. Tra questi possiamo ricordare i casi più frequenti:
- Riduzione del film lacrimale, caratterizzata da una spiacevole sensazione di “sabbia nell’occhio”, causata da un’innaturale secchezza.
- Ematomi e pericolose raccolte di sangue che causano un gonfiore attorno alla zona operata
- Irritazione oculare
- Compressione del nervo ottico
La prima raccomandazione che può essere fatta in tema della chirurgia estetica delle palpebre, è quella per cui l’intervento deve essere eseguito solo da chirurghi esperti in grado di riconoscere e gestire le possibili correlazioni pericolose tra occhio, superficie oculare e palpebra.
La tecnica chirurgica, inoltre, dovrà essere appropriata per quel determinato paziente e rapportata al caso specifico e alle caratteristiche funzionali dell’occhio, che possono essere anche molto diverse da paziente a paziente.
Quindi riconoscere la tecnica appropriata, eseguirla nella modalità corretta permette di evitare le complicanze nella maggior parte dei casi.
Nei casi più delicati, poi, è importante richiedere un’informazione appropriata ed esaustiva.
È diritto, infatti, di ogni paziente ricevere una corretta informazione sulla natura e sui rischi dell’intervento cui deve essere sottoposto.
La legge, in questi casi, vuole che il paziente sia meso in condiozni di esprimere una consapevole adesione al trattamento chirurgico che gli viene proposto in relazione alle sue specifiche condizioni fisiche.
In particolare, l’informazione deve riguardare tanto i rischi di un esito negativo dell’intervento o di un possibile aggravamento delle condizioni estetico-funzionali dell’occhio e delle palpebre, quanto una possibile “inalterazione” delle condizioni stesse, e pertanto, della sostanziale inutilità dell’intervento (capita infatti che vengano consigliati interventi pur sapendo che il risultato voluto dal paziente non può essere conseguito, ad esempio per particolari strutture palpebrali del paziente).
L’informativa deve riguardare:
- Il tipo di intervento,
- Le modalità con cui si svolge,
- Le conseguenze,
- I rischi e le possibili complicanze ed effetti collaterali
- I vantaggi e gli svantaggi
- Le eventuali alternative terapeutiche
Blefaroplastica non riuscita e risarcimento dei danni
Negli ultimi anni l’intervento di blefaroplastica ha visto un incremento esponenziale.
Questi interventi, ormai molto di moda, hanno avuto nella casistica giuridica, esiti dannosi, pertanto, è bene eseguirli ad opera di medici chirurghi qualificati in strutture sanitarie riconosciute.
È poi opportuno, come si è visto in precedenza, farsi dare tutte le indicazioni e controindicazioni dell’intervento, per il tramite di consenso informato scritto.
Se i postumi di natura estetica o funzionale sono dovuti a negligenza del chirurgo è possibile richiedere un risarcimento danni da responsabilità medica, affidandosi ad un avvocato o ad uno studio legale specializzato in risarcimento danni da malasanità, che esaminerà la fattibilità di una richiesta di risarcimento danni nei confronti dei soggetti che saranno ritenuti responsabili.
Anche quando non si realizzano conseguenze negative, ma semplicemente risultati estetici non apprezzabili o peggiorativi, il paziente ha diritto comunque di ottenere il risarcimento del danno se il chirurgo ha omesso la dovuta informativa.
Quando si realizzano postumi meno gravi con risultato estetico poco gradevole e “innaturale” il chirurgo è perseguibile nell’ottica di un risultato promesso e non raggiunto che ha determinato un’insoddisfazione del risultato in capo al paziente, con conseguente risarcimento del danno estetico.
Infine e non da ultimo, per valutare se ci siano profili di responsabilità giustificativi di una richiesta di risarcimento danni per intervento di blefaroplastica non riuscita, è sempre raccomandato l’ esaminare, in via preliminare, tutta la documentazione medica riferita al caso specifico, con l’ausilio di un avvocato e del suo medico legale di fiducia.
Se hai bisogno di assistenza legale per ottenere il risarcimento dei danni consulta >>> questa pagina.

Avv. Angelo Forestieri
Avvocato con focus sulla Responsabilità civile e il Risarcimento danni alla persona e autore di varie pubblicazioni nei principali portali giuridici sui temi della responsabilità medica e della struttura sanitaria.
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