Danno estetico: risarcimento, quando è possibile?

Anche in caso di danno estetico, provocato da un intervento chirurgico mal eseguito, spetta il risarcimentoma quando è possibile richiederlo e che risarcimento spetta? come quantificarlo? 

Supponiamo di esserci sottoposti ad un intervento estetico e l’operazione non abbia risolto il problema che si voleva risolvere, e ci ritroviano nello stesso “stato di partenza”; oppure, supponiamo di esserci sottoposti ad un intervento di chirurgia plastica per eliminare le rughe del collo e del viso ma che, a seguito dell’intervento, il volto presenta un’eccessiva tensione cutanea o delle asimmetrie mai viste o delle  cicatrici piuttosto grossolane.

In casi come questi, mi rendo conto che la preoccupazione non è solo per le cicatrici che rimangono, ma anche per l’aspetto estetico generale che ne esce da quell’operazione maldestra.

In casi come questi il problema non riguarda solo la sfera patrimoniale ma anche le conseguenze psicologiche, spesso veri e propri traumi, che conseguono al peggioramento fisico.

Vediamo quindi in questo articolo quando possiamo chiedere un risarcimento per danno estetico e come fare ad ottenerlo.

risarcimento danno estetico Risarcimento danno estetico: come fare ad ottenerlo.

Preliminarmente, per richiedere il risarcimento per danno estetico, occorre accertare se il medico ha o no un obbligo di prestazione con riferimento al raggiungimento del risultato pattuito o promesso.

Nell’ambito della chirurgia e dei trattamenti estetici, infatti, non può farsi ricorso ai contratti del tipo “soddisfatti o rimborsati”.

Per contro, possiamo dire che il professionista che esegue l’intervento è tenuto ad informare dettagliatamente il paziente, non solo in relazione ai possibili rischi a cui va in contro con il trattamento, ma anche in relazione alla possibilità o meno di conseguire un miglioramento effettivo dell’aspetto fisico.

In realtà, sappiamo che chi si rivolge ad un chirurgo plastico lo fa per finalità esclusivamente estetiche e, dunque, per rimuovere un difetto e per raggiungere un determinato risultato. Di conseguenza è impensabile sostenere che il risultato rappresentato dal miglioramento estetico dell’aspetto del paziente non sia la vera e propria ragione per cui si è deciso di sottoporsi all’intervento estetico.

In questi casi si parla proprio di un’ipotesi di decisione: quella del paziente.

La chirurgia estetica, a differenza di altre, non ha finalità terapeutiche e si dice che è una chirurgia di elezione; con questo termine indichiamo tutte quelle situazioni suscettibili di terapia chirurgica che non mettono a rischio immediato la vita o le funzioni organiche del paziente.

Elezione, indica infatti la possibilità di scegliere o programmare il momento dell’intervento.

Ma raramente vi sono contratti scritti con l’esito finale dell’operazione e al paziente, normalmente, rimane in mano solo un modulo relativo al consenso.

Si ritiene tuttavia che, in questi casi, il medico ha un obbligo di garanzia verso il paziente molto forte, nel senso che dovrà, quindi, assicurare il risultato pattuito o promesso.

Attenzione però, che,

se vogliamo chiedere il risarcimento per danno estetico, rappresentato dal mancato risultato promesso, è necessario provare il risultato concordato, quindi l’esistenza ed il contenuto del relativo contratto che potrai dimostrare con l’aiuto di un avvocato specializzato.

Risarcimento danni chirurgia estetica

Risarcimento danni chirurgia estetica Solo se l’operazione non ha risolto il problema estetico dunque e ci si ritrova nella medesima situazione senza conseguire un miglioramento effettivo dell’aspetto fisico, è legittimo richiedere il risarcimento del danno estetico in quanto vi è stato un inutile dispendio di stress psico-fisico a seguito dell’intervento e ci si dovrà sottoporre ad un nuovo intervento per ottenere il risultato mancato. Qualsiasi ulteriore operazione chirurgica nella stessa zona, infatti, è causa di maggiori difficoltà, comporta maggiori spese (ulteriore onorari chirurgici, degenze..) e maggiori danni o pericoli ai tessuti interessati, ma anche maggiori traumi psicofisici in quanto ogni operazione può rappresentare una sofferenza psicologica.

Il danno estetico è anche qualcosa in più del semplice “mancato miglioramento estetico”: spesso, un intervento maldestro del chirurgo può incidere negativamente sull’aspetto fisico e sulla vita delle persone.

Pensiamo ai casi di chi cerca di migliorare il proprio aspetto fisico in vista di una sfavillante carriera televisiva o da modella, ma alla fine non solo non è riuscita a cambiar nulla, ma, per un errore causato dal chirurgo plastico, presenta delle vere e proprie lesioni al volto o delle brutte ed evidenti cicatrici che di certo non faranno sfondare nella carriera aspirata.

Nell’ambito del risarcimento danni in caso di chirurgia estetica, se può non essere difficile dimostrare la responsabilità del medico, perché magari l’errore é anche fin troppo evidente, risulta più complicato determinare la vera misura del danno stesso, in termini economici.

Infatti, per valutare il danno estetico ci sono una serie di variabili da tenere in considerazione che ricomprendono le seguenti circostanze:

  • la localizzazione della lesione sul corpo,
  • le dimensioni,
  • la presenza di deficit funzionali (visivi, respiratori, fonetici, masticatori),e tutti risvolti pratici che portato nella vita relazionale. Ad esempio, capirai bene che, riportare una cicatrice sul volto ha un peso diverso che averla su una gamba o un’altra parte del corpo che magari rimane nascosta; oppure se pensiamo alla dimensione, non è lo stesso se ti ritrovi con una cicatrice di qualche centimetro rispetto ad una che ti copre una parte più ampia del volto.

Inoltre, il danno estetico è qualcosa di più della semplice cicatrice, potendo incidere fortemente sulla vita relazionale.

Pensiamo a tutte le implicazioni che può avere nella vita lavorativa per chi svolge un lavoro a contatto con il pubblico, magari in televisione o magari perché è un hostess o una modella o una bella donna giovane, in carriera, a contatto con il pubblico. Non può dirsi la stessa cosa per un lavoratore che non ha contatti con l’esterno, per lui l’impatto sarà fortemente diverso.

Ecco, tutti questi fattori dovranno essere valutati attentamente per poter effettuare una corretta quantificazione del daanni a seguito di un intervento di chirurgia estetica. 

Risarcimento danni chirurgia estetica 

Risarcimento danni chirurgia estetica: come calcolare il risarcimento?

Il calcolo del danno estetico si effettua considerando le due principali voci di cui si compone generalente il danno: quella patrimoniale e quella non patrimoniale.

  • Patrimoniale

Sicuramente la prima voce di risarcimento che spetta per il danno estetico è il danno patrimoniale, quello cioè consistente nelle cure necessarie alla guarigione e le maggiori spese, come ad esempio quelle per il chirurgo e la sua equipe che dovrà, eventualmente, provvedere a riparare l’errore, e l’acquisto di medicinali.

Va certamente riconosciuta poi la somma pagata per l’intervento stesso risultato erroneo e l’eventuale degenza. In questo caso occorrerà conservare tutti i documenti giustificativi delle spese (scontrini, fatture, prescrizioni mediche, ecc.) che saranno poi consegnati all’avvocato per il calcolo finale.

Sempre nel danno patrimoniale è compreso il mancato guadagno per non aver lavorato durante la convalescenza in ospedale o a casa (salvo il caso di un dipendente che riceve l’indennità di malattia), o per aver perso un’occasione lavorativa a causa della lesione; questa circostanza è molto sentita da chi svolge un lavoro che ha a che fare con l’aspetto fisico, ad esempio la modella; non riguarda, però, chi ha il sogno di diventare tale, poiché altrimenti  si tratterebbe di un danno non certo, ma solo potenziale: per poter essere ripagati, dobbiamo aver avuto, infatti, un pregiudizio concreto, uno specifico danno all’attività lavorativa, attuale o futura.

Per i liberi professionisti, agenti, mediatori etc.. si dovrà dimostrare, ad esempio, quanto è andato perso sulla base della loro attività, del loro volume d’affari negli anni precedenti rispetto al periodo di riferimento della convalescenza o in cui si è verificato il fermo;

  • Non patrimoniale

Come detto, il danno estetico è risarcibile anche sotto l’aspetto non propriamente patrimoniale poiché riguarda anche la lesione di valori della persona umana non immediatamente quantificabili in termini monetari (come ad esempio la salute).

Possiamo farvi rientrare anche le conseguenze psicologiche che ne sono derivate se diamo prova, ad esempio, dell’insorgere di stati depressivi stabilizzati, oppure di una sofferenza permanete, ansia, insicurezza nei rapporti con l’altro sesso etc.

Al riguardo l’attività dell’avvocato, può essere fondamentale per aiutarti a dimostrare queste conseguenze. Non solo, anche il medico legale di cui l’avvocato normalmente si avvale è importante per determinare l’entità della lesione al tuo stato di salute.

Alcuni parametri che vengono in considerazione nel calcolo di questa voce di danno sono:

  • l’età del danneggiato,
  • il sesso
  • specifiche circostanze da valutarsi caso per caso.

Come punto di riferimento, si utilizzano delle tabelle, come quelle in uso presso il Tribunale di Milano, insieme alla tabella emessa dal Ministero della Salute, dove i danni estetici sono spalmati su una scala da 1 a 9, in base alla loro gravità

Nel danno estetico è compresa anche l’invalidità temporanea, ossia il tempo durante il quale il danneggiato è stato costretto alla convalescenza, con impedimento delle sue attività quotidiane, ovvero i giorni che si è stati obbligati a un letto o comunque a non muoversi perché non ci si poteva esporre alla luce o a sostanze etc.

Chiarite le variabili che compongono il danno estetico, non resta che esaminare le circostanze del caso per valutarne l’impatto complessivo che l’intervento infausto del chirurgo ha avuto sulla tua sfera personale.

Una volta svolta questa analisi, si può quindi passare allo step successivo, quantificandoli in termini economici e richiedendone il pagamento ai soggetti responsabili.

Se sei proprio tu o un tuo caro ad aver subito un danno estetico, ti invito ad iniziare a fare un po’ di brainstorming e prenderti del tempo per capire quante e quali sono state le reali ed effettive conseguenze sulla tua persona e sulla tua vita di relazione; soprattutto ricorda che è fondamentale documentarle per renderle evidenti ai soggetti nei cui confronti saranno fatte le richieste.

Se hai bisogno di aiuto, valuta  la possibilità di una consulenza preliminare, e personalizzata per il tuo caso specifico, tramite il modulo che trovi qui.

 

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