Errore sanitario: come difendersi?
Il sistema sanitario è un sistema molto complesso per diverse variabili date dalla specificità dei singoli pazienti, dalle differenti professionalità che vi operano, dai modelli di gestione delle singole strutture, dalle molteplici cure e scoperte scientifiche etc., così che, al pari di altri sistemi altrettanto complessi, l’eventualità di poter commettere un errore sanitario è pressoché inevitabile.
Numerose sono le norme per gestire il rischio in sanità, tuttavia, una parte di rischio residua sempre e l’errore diventa così una componente inevitabile della realtà umana in ambito sanitario.
Detto ciò, se è pur vero che anche il sistema può sbagliare, è altrettanto vero comprendere quali sono le difese per limitare le conseguenze lesive di un errore sanitario.
Al tal fine, è bene comprendere, quando si verifica un errore sanitario e cosa possiamo fare per difenderci ed essere ripagati delle sofferenze e dei danni subiti come conseguenza proprio di quell’errore sanitario.
Errore sanitario e risarcimento
Cos’è.
L’errore sanitario comprende tutte quelle situazioni (azioni/omissioni) in cui i sanitari nell’esercizio delle loro attività professionali, si discostano da un modello di riferimento.
Quando l’errore causa un peggioramento delle condizioni di salute del paziente, provocandogli, quindi, un danno, esso diventa risarcibile.
Chi ne risponde
Le figure coinvolte sono quelle che interagiscono con il paziente per motivi di competenza e sono essenzialmente: il medico, l’infermiere, l’ostetrica, l’operatore socio-sanitario.
In realtà la Legge, prevede espressamente che tutti gli esercenti le professioni sanitarie, nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie con finalita’ preventive, diagnostiche, terapeutiche, palliative, riabilitative e di medicina legale, si attengano, alle raccomandazioni previste dalle linee guida.
Oltre alle figure predette tali professionisti sono, a titolo esemplificativo: farmacisti, odontoiatri, veterinari, psicologi, radiologici etc.. e quindi comprendiamo tutte quelle professioni i cui operatori, in forza di un titolo abilitante rilasciato/riconosciuto dalla Repubblica italiana, lavorano in campo sanitario.
Dal punto di vista aziendale, le strutture chiamate a rispondere dell’operato dei propri ausiliari sono le strutture sanitarie, sociosanitarie, pubbliche o private (l’ospedale, la clinica privata, la casa di cura, la casa di riposo etc..).
Quali sono
Gli errori sanitari vengono comunemente classificati in due diverse categorie:
- Errori medici di commissione, conseguenti cioè ad una specifica condotta
- Errori medici di omissione, dovuti al non aver adottato un’azione doverosa per la tutela della salute del paziente.
Le principali tipologie di errore medico rilevate dalle principali ricerche svolte sull’analisi dei casi, si distinguono in:
- ERRORI DI DIAGNOSI
- ERRORI DI TRATTAMENTO
- ERRORI DI COMUNICAZIONE
- ERRORI DI VALUTAZIONE
- PROBLEMI AMBIENTALI O RELATIVI AL SISTEMA
Dietro ad un errore si nascondano quasi sempre una serie di concause o fattori che devono essere sempre attentamente valutati per determinare le effettive responsabilità.
Spesso la mal pratica è l’effetto combinato di errori o disattenzioni attribuibili a vario titolo a diversi soggetti che hanno in cura il paziente e, nella complessità dell’organizzazione, influiscono sia le interazioni “uomo-uomo”, sia le interazioni “uomo-organizzazione” e “uomo-strumenti”.
Inoltre, l’agire del personale medico, è inevitabilmente soggetto alle debolezze umane e si trova ad essere influenzato molto spesso dalla disattenzione, dalla fretta, dalla collera, o da altri stati d’animo.
Nei diversi casi di errore medico, vengono in risalto sia criticità legate ad aspetti tecnici, sia deficit personali, di formazione, problemi di comunicazione, insufficienza organizzativa, che possono quindi interagire con la persona del medico e con le insicurezze e le sue emozioni, spingendolo ad imboccare una strada sbagliata.
L’errore, infatti, non è sempre associato ad inesperienza, come si potrebbe essere portati a ritenere.
Molto spesso gli errori affondano le loro radici in ambienti inadeguati, tecnologie obsolete, personale insufficiente, spazi inadatti e turni massacranti.
E’ importante, in ogni caso, chiarire sempre prima i fatti, ricostruire nel dettaglio la vicenda ed esaminare tutta la documentazione medica di riferimento prima intraprendere qualsiasi azione legale o peggio ancora, assumere iniziative solitarie, se si vuole vedere riconosciuti i propri diritti nei confronti dei soggetti responsabili.
Per un ulteriore approfondimento ti suggerisco la lettura di questo articolo: Risarcimento danni: 5 tipologie di errore medico
Risarcimenti per errori sanitari
Per ottenere un risarcimento che non sia insufficiente rispetto al danno provocato e per non imbattersi in contenziosi lunghi ed inutili, non basta lamentare la mancata guarigione o il peggioramento delle proprie condizioni di salute.
E’ frequente sentir dire che l’ospedale non mi ha curato o i medici hanno sbagliato, ma quando è possibile chiedere seriamente i danni per negligenza medica?
Si potrebbe parlare per ore delle affermazioni più comuni che spesso si sentono in ambito di risarcimento danni da malasanità, in realtà, il più delle volte, si assiste alla diffusione di un modo di dire che non tiene conto di aspetti giuridici importanti dati dal fatto principale che un trattamento sanitario, o un intervento medico, per concretare errore sanitario, risarcibile, deve essere caratterizzato da colpa.
In realtà il medico, al pari degli altri professionisti, si impegna solo indirettamente al raggiungimento del risultato voluto dal paziente, la guarigione, nel nostro caso.
Senonché, nel processo di guarigione possono concorre svariati fattori, come la reattività del paziente alle cure, per cui la mancata guarigione può non dipendere esclusivamente dalla prestazione del medico.
Il medico, infatti, si obbliga a svolgere l’attività dovuta in base alle regole della diligenza propria della sua attività professionale.
La domanda da porsi, allora è, quando può dirsi che una prestazione è diligente e quando è possibile parlare di danni per negligenza medica?
Tecnicamente, parliamo di negligenza medica, quando ci riferiamo all’atteggiamento passivo di chi non osserva ciò che è doveroso fare, di chi, come il medico, per disattenzione o per superficialità, non rispetta quelle regole comuni di diligenza (precisione, cura, scrupolo) che è legittimo attendersi da persona abilitata all’esercizio della professione medica e che sono osservate dalla generalità dei medici.
Quindi un atto che denota grave trascuratezza, noncuranza disattenzione etc..
Si tratta solo di un aspetto della colpa medica, dal momento che, in realtà, le condotte colpose sono denotate anche da imprudenza ed imperizia.
La differenza sta nel tipo di regola di condotta che non viene osservata.
L‘imprudenza, infatti, è rappresentata da quel comportamento che non tiene conto dei rischi e dei pericoli e che contrasta con regole di prudenza e accortezza. Ad esempio è imprudente il medico che, pur consapevole dei rischi per il paziente, decide comunque di procedere con una determinata pratica;
In altre parole “fa quello che non doveva fare”.
L’imperizia, invece, è la mancanza di abilità e di preparazione tecnica; per un medico è quindi il non aver osservato una determinata regola nell’esecuzione della prestazione professionale. Volendo entrare nello specifico, in questo caso si parla di violazione delle “leges artis” cioè delle linee guida e delle buone pratiche clinico assistenziali che costituiscono un “codificazione del sapere scientifico”.
In pratica, sbaglia nell’eseguire la prestazione
Dal punto di vista giuridico, negligenza, imprudenza, imperizia, costituiscono dunque il presupposto per chiedere il risarcimento danni da colpa medica.
Diremo quindi, che la condotta del sanitario, che concreta un errore, è caratterizzata da colpa, quando si è verifica per negligenza, imprudenza o imperizia.
Cosa fare in caso di errore medico sanitario
Tanto chiarito, il primo passaggio da compiere è senz’altro quello di comprendere se si tratta davvero di un errore sanitario verificando ciò che il medico non ha fatto nel caso specifico e ciò che le “leggi” dell’arte medica gli imponevano di fare nella situazione concreta.
Ricordiamoci sempre che, il medico, rispetto al quale deve essere effettuata la valutazione di diligenza di cui abbiamo parlato nell’articolo, non è il medico “mediocre”, ma è il medico bravo, vale a dire il medico preparato, coscienzioso e competente.
Inoltre, se la struttura sanitaria si avvale della collaborazione del sanitario, la stessa sarà chiamata a rispondere degli errori e dei pregiudizi da quest’ultimo cagioanti.
Bisogna anche allegare, e dimostrare, di aver sofferto, quale conseguenza di quella violazione, un effettivo pregiudizio, che è costituito dalla lesione di un interesse giuridicamente rilevante, ovverosia un danno.
In questi casi, se ritieni di essere rimasto vittima di un caso di errore sanitario dagli esiti negativi o invalidanti, il primo suggerimento è proprio quello di accertare preventivamente le responsabilità dei sanitari intervenuti.
Per questo, occorre in primo luogo, raccogliere la documentazione medica di riferimento facendo richiesta subito alla struttura sanitaria della copia della cartella clinica, unitamente a tutte le lastre e agli esami diagnostici effettuati.
Successivamente, è fondamentale affidarsi ad un avvocato specializzato in casi di errore medico o malasanità, il quale con l’aiuto della suo team di consulenti medici (medico legale e specialista di riferimento) sarà in grado di esaminare il caso e stabilire la sussistenza di eventuali profili di responsabilità.
Solo dopo aver chiarito legalmente i contorni della vicenda, si potrà procedere a formalizzare una richiesta danni nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili.
Se ritieni che tu o un tuo congiunto abbiate subito un danno alla salute a causa di un errore sanitario ed intendete chiedere un risarcimento, in questa pagina è possibile richiedere assistenza legale qualificata per comprendere se nel caso specifico esistono davvero i presupposti della responsabilità.

Avv. Angelo Forestieri
Avvocato con focus sulla Responsabilità civile e il Risarcimento danni alla persona e autore di varie pubblicazioni nei principali portali giuridici sui temi della responsabilità medica e della struttura sanitaria.
Puoi contattare l'Avvocato attraverso il modulo della pagina "contatti" all'interno del Sito.