Qual è la situazione in Italia in ambito di errori medici e malasanità?
In Italia, la situazione riguardo agli errori medici e malasanità è complessa. Ci sono stati molte denunce e cause legali contro il sistema sanitario pubblico e privato negli ultimi anni, sia a livello nazionale che regionale. Tuttavia, il sistema sanitario italiano continua ad essere considerato uno dei migliori al mondo, con una forte tradizione medica e una forte presenza di professionisti altamente qualificati.
Il governo italiano sta cercando di migliorare la situazione attraverso la formazione continua degli operatori sanitari, l’investimento in tecnologie avanzate e la riforma del sistema di responsabilità medica.
I casi di malasanità in Italia riguardano situazioni in cui i pazienti hanno subito danni a causa di errori medici, negligenza o mancato rispetto degli standard di cura medica. Questi casi possono includere diagnosi errate, errori chirurgici, negligenza durante il trattamento, mancato seguimento delle linee guida mediche e molto altro.
La malasanità può avere conseguenze gravi per la salute e il benessere dei pazienti, e può richiedere una lunga riabilitazione o addirittura essere fatale.
Se si ritiene di essere stati vittime di malasanità, è importante consultare un avvocato specializzato in responsabilità medica per valutare i propri diritti e opzioni legali.
Un avvocato specializzato in responsabilità medica è un professionista del diritto che si occupa di casi legati alla negligenza o alla malpractice medica. Questi avvocati rappresentano i pazienti che hanno subito danni a causa di errori medici o di mancato rispetto degli standard di cure mediche, e aiutano i loro clienti a ottenere il risarcimento per le lesioni subite.
Pertanto, considera sin d’ora la possibilità di rivolgerti ad uno Studio Legale qualificato che sappia darti il supporto necessario per sapere cosa fare e come affrontare al meglio un caso di errore medico o malasanità.
Non lasciare che un errore rovini la tua vita. Chiedi ora una consulenza con un avvocato esperto in responsabilità medica per valutare i tuoi diritti e proteggete la tua salute o dei tuoi cari e il vostro futuro.
Sanità: chi commette più errori?
Non è possibile generalizzare e affermare che un gruppo specifico di professionisti sanitari commetta più errori rispetto ad un altro. La malasanità può verificarsi a causa di molteplici fattori, tra cui la mancanza di formazione, la carenza di personale, la pressione sul tempo, la mancanza di risorse e la complessità delle condizioni dei pazienti.
Gli errori possono verificarsi a diversi livelli e in diversi settori della sanità, inclusi medici, infermieri, tecnici di laboratorio, radiologi, farmacisti e altro ancora. È importante sottolineare che la maggior parte dei professionisti sanitari lavora con diligenza e competenza per fornire le cure appropriate ai pazienti, ma che la natura umana e la complessità della sanità possono a volte portare a errori.
Qual è l’errore più frequente in sanità?
Ad ogni modo, pur volendo tracciare comunque un quadro generale, i casi di errore più frequenti che si registrano in Italia, possono essere così riassunti:
- Errori nella diagnosi o nel trattamento medico
- Interventi chirurgici errati o procedure mediche effettuate in modo scorretto
- Prescrizione di farmaci inadeguati o dosaggi errati
- Negligenza nel fornire le cure appropriate o nel monitorare i pazienti
- Mancato rispetto delle norme di sicurezza e igiene
- Mancato rispetto del consenso informato.
È importante sottolineare che questi sono solo alcuni dei casi più comuni e che ogni situazione deve essere valutata singolarmente.
Esiste un’analisi dei sinistri ed una classificazione degli errori medici?
Si stima che sono in media 35 per struttura pubblica, vale a dire circa uno ogni 10 giorni, i sinistri in ambito di responsabilità medica registrati in un anno in Italia. È quanto emerge dai primi dati relativi al nuovo report MedMal realizzato da Marsh Italia, gruppo globale nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza sui rischi.
Tale Report non rappresenta comunque una fonte ufficiale che fornisce statistiche complete sulla malasanità in Italia. Tuttavia, si tratta di una studio molto approfondito ed attendibile, anche per la metodologia utilizzata, che ben può rappresentare una stima della situazione nel nostro Paese.
Ad avviso di chi scrive, la malasanità non è solo un problema quantitativo, ma anche qualitativo, poiché ogni caso di malasanità ha un impatto significativo sulla vita delle persone coinvolte.
Pertanto, se le statistiche e i numeri a volte possono rivelare una certa inutilità pratica, sotto il profilo del paziente danneggiato, si tratta pur sempre di dati importanti per monitorare e prevenire la malasanità nelle strtture sanitarie e garantire che i pazienti ricevano cure di alta qualità e sicure.
Cosa ci dice il Report?
Tanto precisato, veniamo ora a descrivere più nel dettaglio la situazione attuale dei sinistri in ambito sanitario, illustrando brevemente le principali risultanze del Report MedMal della Società Marsh, sopra citato, che è possibile consultare interamente qui.
L’obiettivo, è quello di orientare il paziente danneggiato da malpractice ad aumentare la consapevolezza sul fenomeno in modo più mirato e realistico rispetto a generici slogan o campagne propagandistiche diffuse sull’argomento.
Ogni anno Marsh presenta al mondo della Sanità il Report Med Mal che fotografa la situazione dei sinistri di un campione di Aziende Sanitarie pubbliche e private.
Giunto alla sua tredicesima edizione, lo studio indaga e analizza in maniera qualitativa e quantitativa l’andamento del rischio da Medical Malpractice nella sanità Italiana
In particolare sono stati analizzati i sinistri di 81 strutture, diverse per dimensione, complessità e ambiti di intervento, appartenenti complessivamente a 13 diverse regioni italiane con distribuzione in tutta Italia e prevalentemente al centro nord.
Risulta dunque che in Italia:
- ogni struttura pubblica riceve in media 25 richieste di risarcimento danni all’anno (dunque si apre circa un sinistro ogni 14 giorni);
- l’importo medio liquidato è di circa € 84.000 per ciascun sinistro;
- ciascuna singola struttura sanitaria versa in media, ogni anno, circa € 1.710.601 € a titolo di risarcimento danni per malasanità.
Si calcola che:
- per il 38% si tratta di errori chirurgici;
- per il 20% di errori diagnostici;
- per il 9% di errori terapeutici;
- per il 8% di infezioni ospedaliere.
Quanto alle unità operative coinvolte nel risarcimento danni da responsabilità medica:
- ortopedia e traumatologia si conferma quella con il maggior numero di sinistri (21,86%);
- segue il pronto soccorso e il dipartimento d’emergenza e accettazione (13,05%), tallonata dalla
- chirurgia generale (12,82%), immediatamente dopo la quale viene la ostetricia e ginecologia (10,87%), ambito che determina comunque un forte impatto economico per i cd. danni da parto, di notevole entità, infine troviamo la neurochirurgia (3,96%), seguita dalle diverse altre unità operative specialistiche, come da prospetto che segue.
Quanto tempo si ha per denunciare un errore medico?
La risposta è differente a seconda del soggetto al quale concretamente va proposta la domanda di risarcimento danni. Per approfondire l’mbito delle denunce per malasanità, si rimanda alla lettura di questo articolo dove il tema è trattato in modo più dettagliato anche dal punto di vista penale.
In questa sede, basti sapere che la Legge Gelli in materia di responsabilità professionale medica (L. n. 24/2017) compie una distinzione tra i casi in cui è possibile parlare di responsabilità extracontrattuale e quelli in cui, invece, si parla di responsabilità contrattuale.
Tale distinzione comporta un regime diverso sul termine prescrizionale entro cui il soggetto che è rimasto vittima di un caso di malasanità è tenuto a compiere la relativa azione legale.
In particolare, da un lato c’è il medico ospedaliero, che risponde nei confronti dei pazienti sempre a titolo extracontrattuale. Ciò vuol dire, in altri termini, che l’azione nei suoi confronti potrà essere pertanto esperita entro il termine prescrizionale massimo quinquennale, salvo interruzioni.
Nel caso in cui il paziente si rivolge, invece, nei confronti della struttura sanitaria o nei confronti del medico che ha agito in adempimento di un’obbligazione contrattuale assunta espressamente nei suoi confronti, il termine per agire, sempre salvo interruzioni, è di dieci anni. In questi casi, infatti, secondo sopra citata Legge Gelli, si ricade nell’ambito della responsabilità contrattuale, con tutte le conseguenze che ne derivano, anche sui tempi di prescrizione.
Conclusioni: Cosa fare in caso di errore medico?
Giunti a questo punto, ti starai forse chiedendo cosa fare, in pratica, nel caso in cui ci si trova a dover fare i conto con un caso di errore medico o malasanità.
Ecco le principali azioni consigliate per non commettere errori e tutelarsi in modo efficace:
- Raccogliere informazioni: raccogliere tutti i documenti e le informazioni relative all’errore medico, inclusi i referti medici e le registrazioni delle cure ricevute.
- Parlare con il sanitario: discutere dell’errore medico con il medico o il personale sanitario coinvolto e chiedere spiegazioni su ciò che è accaduto.
- Rivedere le cure: se necessario, cercare un secondo parere specialistico per verificare la diagnosi e il trattamento ricevuti.
- Seguire le procedure appropriate: se si desidera presentare un reclamo, seguire le procedure appropriate per la denuncia di un errore medico presso l’ente competente.
- Rivolgersi ad un avvocato: Considerare la possibilità di rivolgersi ad un avvocato esperto in materia di responsabilità medica per valutare i propri diritti e le opzioni legali, soprattutto in termini di azione legale volta al risarcimento dei danni subiti.
È importante sottolineare che ogni situazione è unica e che è sempre consigliabile cercare l’assistenza di un avvocato esperto in materia di responsabilità medica per avere una valutazione più precisa della situazione e delle opzioni disponibili.
Del resto, chi ritiene di essere rimasto vittima di un caso di responsabilità medica, dagli esiti negativi più o meno invalidanti, spesso si trova disorientato e a dover fare i conti con conseguenze significative per la salute e il proprio benessere psicofisico: perciò è utile l’assistenza legale di avvocato sin da subito, per avere una valutazione legale del proprio caso, comprendere le opzioni disponibili e per farsi suportare nell’ottenere il giusto risarcimento per le lesioni subite.
Un avvocato esperto in responsabilità medica, infatti, ha la conoscenza approfondita delle leggi che riguardano i casi di malpractice ed errori medici, e sa come applicarle al vostro caso specifico.
Non solo, va detto che, un avvocato esperto in responsabilità medica sarà in grado di valutare il vostro caso e determinare se avete una base legale per presentare una denuncia.
Infine, non meno importante, è la raccolta delle prove: un avvocato esperto in responsabilità medica sa come raccogliere e presentare le prove per sostenere l’azione legale.
Se pensi di aver subito danni a seguito di un errore medico o malasanità, non esitare a chiedere una consulenza legale. Il nostro Studio Legale sarà a tua disposizione per valutare subito il tuo caso e aiutarti ad ottenere il risarcimento che meriti. Chiamaci o scrivici oggi per concordare un colloquio gratuito.

Avv. Angelo Forestieri
Avvocato con focus sulla Responsabilità civile e il Risarcimento danni alla persona e autore di varie pubblicazioni nei principali portali giuridici sui temi della responsabilità medica e della struttura sanitaria.
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