Modulo consenso informato: 7 caratteristiche essenziali

Quante volte ti sarà capitato di rivolgerti ad una struttura sanitaria per un intervento e firmare una varietà di fogli, autorizzazioni, moduli, tra cui il modulo relativo al consenso informato, senza magari averne la piena consapevolezza?

Firmare quei documenti, ed in particolare quello relativo al consenso informato, è necessario per poter ricevere il trattamento sanitario.

Questo perché, se non sei in pericolo di vita, puoi anche rifiutarti di sottoporti all’intervento e il sanitario che dovrà eseguirlo è tenuto ad astenersi dal farlo, segnalandoti eventualmente se la situazione può comportare aggravamenti e rischi ulteriori.

Senonché, spesso, nella pratica, la firma apposta su questi documenti si traduce in un mero “atto burocratico” quando in realtà, come spiego in questo articolo, rappresenta un aspetto molto importante legato all’esercizio dei nostri diritti fondamentali.

consenso informato modulo Perché è importante il modulo del consenso informato

La legge prevede che spetta il risarcimento del danno cagionato per la mancata acquisizione del consenso informato, relativamente, ad esempio, ad un intervento chirurgico a cui ci si deve sottoporre.

In questi casi, infatti, ad essere lesa è la libertà di autodeterminazione, propria di ciascun individuo a cui è precluso in buona sostanza, la possibilità di scegliere tra le diverse possibilità di trattamento.

La legge ci concede, nel perseguimento dei nostri interessi, in qualsiasi momento della vita, anche la possibilità di rifiutare la terapia e di decidere consapevolmente di interromperla.

Tuttavia, il consenso informato non dovrebbe essere inteso come un “atto burocratico”, come avviene con i banali moduli che siamo abituati a vedere, ma dev’essere frutto di un rapporto leale e onesto tra medico e paziente, in cui, specie nei casi più importanti, il medico raccoglie una volontà vera, genuina e partecipata, che viene messa per iscritto solo alla fine nel documento cartaceo.

Come vedi, nella prassi, non è sempre così.

Spesso, invece, il consenso si esaurisce in moduli e, ad essere informato è solo la parola consenso, nell’etichetta “consenso informato” e non di certo il paziente.

consenso informato caratteristiche

Consenso informato: caratteristiche

Si possono individuare7 caratteristiche fondamentali che il consenso deve avere er essere legittimamente prestato:

  1. Informato

    Come abbiamo accennato bisogna rispettare le caratteristiche della corretta informazione al paziente che deve essere:

    • personalizzata, cioè adeguata alla situazione di salute, psicologica, culturale e linguistica di ogni persona e proporzionata alla tipologia della cura. Non solo, deve essere adeguata all’età e alla condizione di capacità di intendere e di volere e non ci deve poi essere alcun tipo di condizionamento per il fatto di avere di fronte un medico o perché la malattia è grave;
    • comprensibile, cioè l’informazione deve essere espressa il più possibile con un linguaggio semplice, chiaro, anche attraverso l’uso di dati e termini scientifici purché spiegati correttamente in lingua corrente. Al riguardo può essere utile ad esempio l’uso di schede, video e tutto ciò che ci fa comprendere meglio cosa verrà effettuato; in casi particolari andrebbe fornito anche un interprete o materiale informativo tradotto, per facilitare la comprensione ;
    • veritiera, non si deve illudere il paziente, la comunicazione deve essere il più prudente e ragionevole possibile;
    • obiettiva, sia in relazione agli aspetti clinici, sia in relazione alle prestazioni tecnico- organizzative della struttura ospedaliera;
    • esaustiva, cioè finalizzata a fornire le notizie inerenti l’atto sanitario e a sciogliere i dubbi e rispondere alle domande del paziente;
  2. Consapevole

    Il consenso deve essere espresso da una persona che, ricevuta correttamente e completamente l’informazione, sia capace di intendere e di volere.

  3. Personale

    Da intendersi nel senso che il consenso informato sarà espresso esclusivamente dal paziente. I familiari, quindi, non hanno alcun ruolo, a meno che il paziente stesso non glielo riconosca.

  4. Manifesto

    Il paziente deve acconsentire o dissentire alla prestazione medica. La volontà deve essere esplicita ed espressa in modo inequivocabile, preferibilmente per iscritto.

  5. Specifico

    Deve riferirsi allo specifico atto sanitario proposto. Inoltre, il consenso prestato per un determinato trattamento non può legittimare il medico ad eseguirne uno diverso, salvo sopraggiunga una situazione di necessità ed urgenza, imprevedibile.

  6. Preventivo e attuale

    Il consenso informato va manifestato prima dell’atto proposto e se passa troppo tempo prima di effettuare l’intervento che potrebbe far sorgere dubbi, allora occorre riconfermare il consenso originario che magari non è più attuale.

  7. Revocabile

    l paziente può revocare il consenso informato in qualsiasi momento, anche nell’immediatezza dell’intervento o della cura.

consenso informato caratteristicheTenendo quindi a mente tutti questi punti, il medico è tenuto così ad informare il paziente circa il tipo di intervento da effettuare, i benefici e i risultati che il paziente potrà conseguirne, le modalità e le tecniche che verranno utilizzati e soprattutto i rischi prevedibili connessi all’intervento.

L’omessa o insufficiente informazione ha rilevanza giuridica e come tale può determinare il risarcimento del danno per errore medico o malasanità quando ne derivano conseguenze dannose, gravi e di una certa importanza.  Alcune conseguenze dannose che si possono verificare, ad esempio, riguardano le manifestazioni per turbamento psicologico, purché serio, in relazione alle complicanze che si sono verificate a seguito dell’intervento e che non erano state prospettate come possibili.

Bisogna, comunque, esaminare a fondo tutti gli aspetti e le circostanze del caso specifico, per poter dire con certezza che il consenso informato è stato (o no) pienamente consapevole.

Si tratta, quindi,  di verificare ed analizzare, tra tutti gli elementi a disposizione, eventuali omissioni, cercando di capire se c’è stata adeguata informazione nei termini sopra esposti, su tutti gli aspetti dell’intervento o del trattamento sanitario.

Se all’esito di questi approfondimenti giungiamo a sostenere che nel caso specifico, non ci saremmo sottoposti all’intervento se avessimo saputo di determinate circostanze o complicanze post-operatorie, o che avremmo eseguito l’operazione più in là nel tempo ad altre condizioni, se adeguatamente informati, assistiamo ad una violazione del diritto all’autodeterminazione, come tale, meritevole di tutela.

Per esaminare la legittimità del consenso prestato, e valutare la sussistenza di eventuali danni riconducibili all’omessa informazione, è possibile richiedere un’assistenza legale qualificata, direttamente tramite questa pagina.

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