Risarcimento danni ospedale: come ottenerlo?
Se sei approdato su questo articolo è perché molto probabilmente è tua intenzione fare causa per te o un tuo familiare all’ospedale e vuoi ottenere il risarcimento dei danni causati da un episodio di malpractice sanitaria.
Purtroppo, l’assistenza sanitaria, non è sempre sinonimo di massima efficienza e professionalità e può succedere che le cure ricevute non siano adeguate, per colpa da imputare ad un medico negligente o ad una struttura sanitaria inefficiente.
Sul punto ti rinvio alla lettura di questo interessante articolo Risarcimento danni per negligenza medica per capire quando si può parlare di negligenza in ambito sanitario.
Come ottenere, quindi, il risarcimento dei danni contro l’ospedale per negligenza o imperizia medica?
Prima di leggere il seguito di questo articolo per sapere come fare ad ottenere il risarcimento dei danni nei confronti dell’ospedale per un episodio di malasanità, se non l’hai già fatto, ti ricordo anche la lettura dei seguenti articoli per ogni ulteriore approfondimento per ciò riguarda le specifiche ipotesi di Risarcimento danni operazione chirurgica, o di diagnosi sbagliata.
Un utile supporto, prima di intraprendere una causa contro l’ospedale, può essere anche la guida: Risarcimento Danni per Errore Medico e Malasanità.
Si tratta di una breve guida che ha lo scopo di aiutare le persone, che assumono di essere state danneggiate da un errore medico o malasanità, a comprendere le regole di diritto che si applicano in ambito di responsabilità sanitaria; è un vero e proprio vademecum, adatto a tutti, che, con un linguaggio semplice, diretto e chiaro, affronta le principali questioni sul tema della responsabilità del medico e della struttura sanitaria.
É possibile scaricare gratuitamente la guida, cliccando QUI.
Risarcimento danni ospedale: quando fare causa contro l’ospedale.
A seguito delle recenti riforme legislative, la responsabilità dell’ospedale si sovrappone a quella del medico che opera al suo interno.
L’ospedale, infatti, o più in generale, la struttura sanitaria, sia essa pubblica o convenzionata, oppure sia una struttura privata, risponde delle condotte colpose dei sanitari che vi operano all’interno anche se scelti dal paziente e ancorché non dipendenti della struttura stessa.
Tale regola, precisa la legge, si applica anche alle prestazioni sanitarie svolte in regime di libera professione intramuraria, ovvero, nell’ambito di attività di sperimentazione e di ricerca clinica, ovvero, in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale nonché attraverso la telemedicina.
Ciò posto, quando è possibile concretamente fare causa all’ospedale ed ottenere il risarcimento dei danni?
E’ possibile ottenere un risarcimento danni nei confronti dell’ospedale nei casi in cui il paziente risulti danneggiato a causa di carenze organizzative e strutturali direttamente riconducibili alla struttura, come ad esempio difetti nell’organizzazione della turnistica, servizi di assistenza totalmente insufficienti, strumenti e apparecchiature sanitarie inadeguate per affrontare prevedibili emergenze o complicazioni, o in casi di difetto di vigilanza nei confronti dei pazienti ricoverati.
Si ha diritto al risarcimento anche quando i danni sono provocati da condotte, attive od omissive, tenute dai sanitari (medici, infermieri, operatori etc..) che si discostano dal “modello di riferimento” e arrecano un peggioramento delle condizioni di salute del paziente, provocandogli, quindi, un danno.
Anche le infezioni contratte all’interno dell’ospedale rientrano tra le ipotesi di responsabilità dell’ospedale e rappresentano un’importante casistica dei casi di richieste di risarcimento danni nei confronti dell’ospedale medesimo.
Le infezioni ospedaliere continuano ad essere causa di rilevanti patologie, spesso gravi e talvolta finanche letali.
Trattasi di una delle più comuni complicanze legate alla degenza presso una struttura sanitaria, molto spesso evitabili con l’attuazione di specifiche azioni e misure preventive, tecnico-organizzative da parte dell’ospedale.
Per essere più chiari, per ottenere il risarcimento danni, all’ospedale possono essere direttamente contestati:
- le carenze di misure profilattiche;
- l’inosservanza di specifici doveri precauzionali in relazione al rischio infettivo (come ad esempio l’inosservanza di norme igieniche nella fase pre e post operatoria);
- l’inadeguatezza delle misure profilattiche nella fase post operatoria.
Di conseguenza, in questi casi, se durante il ricovero insorge una nuova malattia, o peggio si verifica la morte del paziente, l’ospedale è tenuto a risarcire i danni che ne sono derivati.
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Risarcimento danni per morte in ospedale
Il risarcimento danni per morte in ospedale spetta ai familiari quando il decesso della persona cara è stato causato da imperizia e negligenza dei sanitari.
La morte deve essere considerata “evitabile” se si tratta di un decesso che non si sarebbe verificato se l’assistenza sanitaria fosse stata adeguata e se il trattamento sanitario di cura e di gestione di tutte le complicanze del caso fosse stato diligente e tempestivo.
Occorre, quindi, verificare che la condotta sanitaria sia stata la causa effettiva della morte subita dal paziente, per una errata diagnosi medica o un trattamento chirurgico sbagliato ad esempio.
In, altre parole, occorre che il decesso del paziente sia la diretta conseguenza del cattivo operato del medico.
In caso di morte di un congiunto per responsabilità medica i familiari potranno richiedere tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti (danni patrimoniali da perdita di redditività e danni morali da perdita parentale).
Richiesta risarcimento danni ospedale: come farla
Tanto chiarito, il primo passaggio da compiere per attivare una richiesta di risarcimento danni contro l’ospedale è senz’altro quello di comprendere se si tratta davvero di un errore sanitario verificando se nel caso concreto esista una reale omissione da parte dell’ospedale o un errore medico dovuto al fatto che il sanitario non ha fatto nel caso specifico e ciò che le “leggi” dell’arte medica gli imponevano di fare nella situazione concreta.
In tema di risarcimento danni sanitari, come abbiamo detto pocanzi nel corso di questo articolo, se l’ospedale si avvale della collaborazione del sanitario, lo stesso ospedale sarà chiamato a rispondere degli errori e dei pregiudizi da quest’ultimo cagionati.
Ricordiamoci sempre che, il medico, rispetto al quale deve essere effettuata la valutazione di diligenza di cui abbiamo parlato nell’articolo Risarcimento danno errore medico: come difendersi? non è il medico “mediocre”, ma è il medico bravo, vale a dire il medico preparato, coscienzioso e competente.
Dunque, non basterà allegare il danno ricevuto (rappresentato dal semplice peggioramento delle proprie condizioni di salute) e il “rapporto” intrattenuto con l’ospedale, ma si dovrà anche concretamente dimostrare il collegamento tra la condotta imperita e il danno alla salute.
Questo sta a significare che se la malattia non ha un chiaro collegamento con le mancanze dell’ospedale, o anche se collegata, può esser dovuta a precedenti interventi medici effettuati presso altre aziende sanitarie, o a condizioni particolari dello stesso paziente, allora difficilmente sarà possibile ottenere un risarcimento danni nei confronti dell’ospedale.
In ogni caso, è raccomandato rivolgersi ad un avvocato che possa aiutarti a capire se ci sono realmente i presupposti per richiedere il risarcimento, quantificare i danni, ed individuare con sicurezza i soggetti responsabili nei cui confronti rivolgere le relative richieste di risarcimento.
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Risarcimento danni ospedale: prescrizione
L’azione di risarcimento danni nei confronti dell’ospedale deve essere avviata entro dieci anni dal momento in cui il danno derivato per la responsabilità dell’ospedale viene percepito dal paziente;
in altre parole, dieci anni da quando si ha la consapevolezza del danno.
Sul punto, infatti, si segnala che, come ci insegna la Suprema Corte di Cassazione, se il danno si verifica in un momento, ma si “esteriorizza” in un momento successivo, il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno comincia a decorrere “nel momento della esteriorizzazione, e quindi della conoscibilità, dell’evento dannoso”, vale a dire “dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere poiché solo in tale momento è appunto conoscibile.
Ricordiamo, inoltre, che la richiesta di risarcimento danni inviata all’ospedale ha valore di formale messa in mora nei confronti della struttura e interrompe il termine prescrizionale, facendolo ricominciare dall’inizio.
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Risarcimento danni ospedale: come richiederlo?
Il primo suggerimento utile a chi domanda come chiedere un risarcimento danni ospedale è senz’altro quello di non agire personalmente e di affidarsi ad un avvocato specializzato in casi di errore medico o malasanità.
Una volta affidato l’incarico al legale, ed aver concordato preventivo e modalità di pagamento, il procedimento ha inizio con una diffida formale all’ospedale, supportata da idonea documentazione medico legale, idonea a dimostrare il danno causato dall’ospedale, e la somma determinata a titolo di risarcimento danni.
Se l’ospedale riconosce la propria responsabilità, si potrà valutare una trattativa sulle somme da liquidare, altrimenti in caso di mancato accordo o nei casi in cui l’ospedale neghi le proprie responsabilità, si dovranno intraprendere azioni più incisive, per ottenere il risarcimento danni.
Può succedere che l’ospedale apra il sinistro presso la propria compagnia assicurativa; in tal caso ci si dovrà sottoporre ad una visita medico legale di riscontro dell’assicurazione presso un incaricato dalla compagnia.
Se i risultati delle visite medico-legali coincidono e anche la compagnia assicuratrice dell’ospedale rileva l’errore sanitario, sarà quindi possibile giungere ad un accordo e comporre la vertenza in via stragiudiziale concordando la cifra del risarcimento; come spiego in questo articolo Errore medico: risarcimento senza causa si tratta di un caso tipico di “accordo informale”.
Oltre all’accordo informale è possibile percorre la strada del procedimento per consulenza tecnica preventiva, come spiego sempre nell’articolo, che comunque porterà ad una conciliazione tra le parti, sia pure attraverso un accordo più “formale”. In questo caso, infatti, si avvia un procedimento di accertamento che deve svolgere un consulente tecnico d’ufficio, nominato dal tribunale competente.
Ovviamente l’avvocato a cui affiderai il caso avrà precedentemente studiato la vicenda concreta e predisposto la strategia migliore prima di intraprendere la causa in tribunale per citare l’ospedale e vederlo condannare al risarcimento dei danni.
Se hai subito un danno e ti serve assistenza legale puoi consultare i servizi offerti dallo Studio Legale Forestieri, per mettere a punto la migliore strategia ad ottenere il massimo risarcimento per i danni subiti.
Quanto dura una causa civile per risarcimento danni per malasanità?
E’ difficile stabilire quanto dura una causa civile per risarcimento danni per malasanità, ad ogni modo, sulla base di studi e statistiche recenti è possibile affermare che in media, oggi un causa civile per malasanità può durare circa 4 anni.
Il procedimento per Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite, preliminare all’instaurazione di una causa civile, è più breve, e prevede una durata media di un anno.
Cosa fare in caso di errore medico?
Possiamo riassumere in 5 punti le attività da fare in caso di presunto errore medico:
- raccogliere tutta la documentazione sanitaria di riferimento (cartelle cliniche, esami, ….etc…);
- effettuare ulteriori visite ed esami utili ad accertare il danno subito;
- contattare un bravo avvocato, se possibile esperto in questionidi responsabilità sanitaria;
- sottoporsi a visita medico legale, per valutare effettivamente il danno subito e la colpa medica;
- inviare una formale richiesta di risarcimento ai soggetti responsabili.
Per ulteriori approfondimenti utili ti rinvio alla lettura dei seguenti articoli:
- Risarcimento intervento chirurgico
- Richiesta cartella clinica: perché è importante?
- Risarcimento danni ai familiari: a chi spetta?
- Risarcimento malasanità: tempi
Se hai bisogno di supporto legale per il tuo caso o se cerchi un’assistenza legale qualificata per agire contro l’ospedale, contattaci attraverso questa pagina.

Avv. Angelo Forestieri
Avvocato con focus sulla Responsabilità civile e il Risarcimento danni alla persona e autore di varie pubblicazioni nei principali portali giuridici sui temi della responsabilità medica e della struttura sanitaria.
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