Risarcimento danni responsabilità medica: cosa si può fare e come agire legalmente per tutelare i propri diritti?

In uno scenario in cui la sanità continua ad affrontare sfide significative e superare traguardi importanti per la salute delle persone, le richieste di risarcimento danni da responsabilità medica rappresentano, tuttavia, un campanello di allarme della  presenza di situazioni  che, purtroppo,  mettono in serio pericolo la sicurezza delle cure dei pazienti. 

Talvolta, le denunce per risarcimento danni da responsabilità medica ci mostrano che il paziente ha subito seri danni imputabili all’operato medico, tali da aver comportato un peggioramento dello stato di salute, il  prolungamento della degenza e, nei casi più gravi, il decesso stesso. 

Chi ritiene di essere rimasto vittima di un caso di responsabilità medica, non sempre sa come muoversi, per tutelarsi e difendere i propri diritti e molto spesso, pur volendo aire e “fare qualcosa”, non sa esattamente come agire legalmente. 

Le domande più frequenti non a caso sono sempre le stesse: 

 “è possibile intervenire legalmente?” 

“posso ottenere un risarcimento proporzionale a tutto ciò che ho speso, sia in termini di tempo che di denaro?” 

“ sarò ripagata dei danni morali e delle sofferenze subite?” 

“cosa fare in questi casi, da dove partire?” 

Vogliamo offrie, quindi, in questo articolo, alcune indicazioni chiare e semplici per affrontare questi casi, illustrando quali sono le condizioni per ottenere un  risarcimento nei casi di responsabilità professionale medica.  

 Iniziamo subito ad intenderci, però, ponendoci una domanda basilare: “Cosa si intende con il termine responsabilità medica?” 

Risarcimento danni da responsabilità professionale medica: quando si configura la responsabilità del medico?

Prima di entrare nel nocciolo del tema, è bene chiarire alcuni aspetti della responsabilità medica e, più in generale, della responsabilità professionale, per comprendere meglio i termini della questione che andremo a trattare. 

Con il termine di responsabilità medica si intende un particolare tipo di responsabilità professionale di chi esercita un’attività sanitaria.  

Quando parliamo di responsabilità professionale ci riferiamo all’insieme degli obblighi e dei doveri giuridici di colui che è chiamato a rispondere in prima persona di un’attività compiuta nell’esercizio delle proprie attività professionali.  

Giuridicamente, la responsabilità professionale si inserisce nel più ampio sistema della disciplina del contratto di prestazione d’opera e degli effetti che da esso derivano. 

Nell’esecuzione della propria prestazione, infatti, il professionista deve comportarsi secondo le regole di  diligenza e correttezza dell’attività professionale svolta (ex art. 1176, comma 2, c.c.). 

Con riferimento all’esercizio dell’attività medica, ad esempio, dove si  parla di diligenza “qualificata”,  il medico è infatti obbligato a svolgere la propria attività  in base alle regole della scienza medica. 

Pertanto, risponderà professionalmente il medico che non ha prestato la diligenza propria al tipo di attività professionale esercitata.  

Chiarito questo aspetto, è importante sottolineare che, dopo la Legge Gelli Bianco (L. 24/2017), la condotta diligente del sanitario, e quindi, una sua eventuale responsabilità,  può, e deve, essere individuata in maniera più specifica e dettagliata.  

Infatti, l’art. 5 identifica  la condotta esigibile dal sanitario (ovvero la “diligenza qualificata”) con quella conforme alle raccomandazioni delle Linee Guida ufficiali e in loro mancanza alle buone pratiche cliniche, salve le specificità del caso concreto.  

Le linee guida sono raccomandazioni di comportamento clinico utili a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche.  

Le buone pratiche clinico assistenziali sono le regole del buon senso clinico, derivanti dall’esperienza e dallo studio, tese ad orientare l’operato dei sanitari; 

In buona sostanza, tutto questo per dire che il  ricorso alle linee guida e alle buone pratiche, contribuisce ad oggettivare la prestazione sanitaria, individuando un modello ideale di comportamento cui il medico è tenuto a conformarsi.  

Pertanto, sarà sulla base di quei modello, a volte riconducibile a protocolli e schemi predefiniti, che si dovrà valutare un profilo di responsabilità del medico in relazione ai danni subiti dal paziente. 

Per spiegarlo in altre parole, per ottenere un risarcimento danni per responsabilità professionale medica  non basta lamentare la mancata guarigione o il peggioramento delle proprie condizioni di salute.

Il medico, al pari degli altri professionisti, si impegna solo indirettamente al raggiungimento del risultato voluto dal paziente, la guarigione, ad esempio.  

Del resto nel processo di guarigione possono concorre altri fattori, come la reattività del paziente alle cure, per cui la mancata guarigione può non dipendere esclusivamente dalla prestazione del medico. 

 Il suo obbligo, pertanto,  è quello di svolgere l’attività dovuta in base alle regole della diligenza propria della sua attività professionale. 

Per accertare quindi se vi sia stata responsabilità professionale medica il primo passaggio da compiere è senz’altro quello di comprendere se si tratta davvero di un errore sanitario, verificando ciò che il medico non ha fatto nel caso specifico e ciò che le “leggi” dell’arte medica gli imponevano di fare nella situazione concreta.

In questa pagina puoi trovare un supporto legale qualificato, per valutare la sussistenza di una responsabilità professionale medica.

Risarcimento danni responsabilità medica

Risarcimento danni responsabilità medica: da dove partire

Primo step per avviare una pratica di risarcimento danni per responsabilità medica è quello di rivolgersi ad un Avvocato specializzato che con il proprio team di esperti medici (medici legali e specialisti della materia di riferimento) sia in grado di valutare l’operato del medico ed accertare eventuali profili di responsabilità. 

L’ambito della responsabilità sanitaria è una materia vasta e complessa dove competenze di diritto e medicina si intrecciano. Ogni vicenda di responsabilità è a sé, nella sua irripetibile unicità, e come tale da valutarsi.

Un team di professioni specializzati in casi di responsabilità medica opera una rigorosa disamina del caso e, attraverso una valutazione medico legale si è in grado di capire preliminarmente la fattibilità di un’azione legale per ottenere un risarcimento danni da responsabilità medica.

I vantaggi sono chiaramente evidenti, poiché oltre a risparmiare tempo e soldi preziosi, è possibile sapere in anticipo se ci sono i presupposti della responsabilità e le condizioni per un risarcimento.

Se come abbiamo detto all’inizio sono numerosi i casi di errore, tant’é che in Italia ogni anno si contano circa 35mila richieste di risarcimento danni per un errore medico (Fonte: La Repubblica 24.07.2021), è pur vero che tra questi, 9 su 10 si concludono con un insuccesso ed un nulla di fatto per il paziente (Fonte: La Repubblica 24.07.2021) poiché alla base non c’è un’esame attento dei presupposti della responsabilità medica che abbiamo appena illustrato.

E’ quindi fondamentale, per una buona gestione della pratica di risarcimento, partire da una valutazione preliminare, specialistica, del caso.

Una volta conferito l’incarico al legale di fiducia il percorso che segue la pratica è chiaro e trasparente e prende avvio se sussistono le condizioni per il risarcimento del danno.

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