Strumenti e linee guida per affrontare con tranquillità ogni aspetto della responsabilità professionale medica
Se sei qui, probabilmente, stai cercando informazioni su come valutare un caso di malpractice medica che ha avuto un impatto negativo sulla tua salute e sulla tua vita in generale. Capire come funziona il sistema legale per la responsabilità professionale medica può essere un passo importante nella ricerca di giustizia e risarcimento.
In questo articolo, vogliamo fornirti una guida passo-passo su come valutare un caso di responsabilità medica, spiegando in modo chiaro e comprensibile il processo di valutazione e i fattori che vengono considerati, quando un caso è sottoposto al vaglio di un Avvocato.
L’obiettivo è quello di darti tutte le informazioni necessarie per aiutarti a prendere decisioni informate sulla tua situazione; sappiamo che, in questi casi, ci si trova a vivere un momento molto difficile e per questo abbiamo deciso di condensare in questo articolo le informazioni essenziali relative alla questione, in modo professionale, ma allo stesso tempo comprensibile.
Prima di proseguire nella lettura, sappi che il nostro team di esperti è pronto ad aiutarti e guidarti attraverso il processo di valutazione dei presupposti della responsabilità medica.
Siamo a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda o preoccupazione che possa avere al riguardo. Attraverso il pulsante qui sotto, puoi entrare in contatto con il nostro Studio per richiedere informazioni in modo semplice e veloce.
L’iter da seguire nei casi di responsabilità professionale medica
Quando si presenta un caso di presunta responsabilità medica, è importante fornire all’assistito risposte tempestive, informarlo sugli steps da seguire e garantirne il successo della pratica. Prima di accettare un caso, tuttavia, è importante valutare preventivamente la sua fattibilità al fine di comprendere se si tratta di una vertenza che merita di essere portata avanti.
Ecco perché è importante la valutazione preliminare del caso.
L’iter per il risarcimento di un danno sanitario riportato durante il percorso di diagnosi e/o terapia del paziente comprende diversi punti salienti, tra cui l’iter clinico del paziente, la valutazione del danno sanitario, il contatto dell’assistito con lo studio legale e la richiesta di una valutazione medico-legale preliminare del caso.
Per offrire il miglior servizio possibile all’assistito, è importante gestire bene il caso dal primo momento di contatto con lo Studio, esaminando la documentazione medica disponibile per una seria analisi della vicenda prima di procedere con ogni richiesta danni per presunta malasanità.
Come si valuta un caso di presunta responsabilità medica
Volendo sintetizzare l’iter che va dal danno sanitario riportato dal paziente durante il suo percorso di diagnosi e/o terapia all’avvio di una pratica per risarcimento, i punti salienti sono essenzialmente due:
- Il presunto danno sanitario: il paziente inizia a pensare di aver subito un danno medico.
- Il contatto con lo Studio: il paziente contatta un avvocato.
La professionalità e l’importanza di rivolgersi ad uno studio legale che effettui uno studio del caso preliminare è il punto centrale di questo iter.
È, infatti, fondamentale affidarsi ad uno studio legale che dimostri la capacità di gestire il caso con precisione ed attenzione. Purtroppo, è diffuso un costume critico sotto tutti i punti di vista, dove i danneggiati e/o i familiari presentano richiesta di danni senza nemmeno una consulenza medico-legale preventiva. Questa pratica può esporre il danneggiato o i familiari della vittima ad un elevato rischio di sconfitta, costi inutili per l’assistito, oltre all’amara delusione di non poter ottenere un risarcimento.
Per queste ragioni, è altamente consigliabile effettuare una seria analisi del caso avvalendosi di uno studio di fattibilità preliminare da parte di professionisti esperti e specializzati nel settore.
Il passaggio fondamentale è quello della valutazione medico-legale preliminare: l’avvocato chiede al proprio consulente una valutazione medico-legale preliminare del caso, per valutare l’esistenza o meno di un danno ascrivibile a responsabilità sanitaria.
Si tratta di un passaggio tanto delicato quanto importante che, tuttavia, può fare la differenza in un caso di responsabilità medica.
Esistono, poi, due modalità principali attraverso cui viene svolta la valutazione medico legale del caso: quella orale e quella scritta. Nel metodo orale, lo studio legale contatta il proprio medico legale di fiducia e gli invia la documentazione medica, richiedendo un parere immediato. Le risposte possono essere positive o negative e vengono comunicate oralmente al legale.
Nella metodologia scritta, la valutazione preliminare viene effettuata attraverso la redazione di una relazione di parere preliminare scritto, in modo che i danneggiati possano comprendere le ragioni della decisione.
Se la richiesta di risarcimento danni è fattibile, le spese mediche-legali sono motivate in maniera scritta e chiara, in modo da giustificarne l’entità. Al contrario, se non vi sono sufficienti elementi per avanzare una richiesta di risarcimento danni, la decisione di diniego viene altrettanto motivata e spiegata in maniera chiara, in modo che i danneggiati comprendano le ragioni del rifiuto e si sentano comunque tutelati.
La valutazione medico-legale preliminare scritta: vantaggi e benefici
Il metodo della valutazione preliminare medico-legale scritta offre più garanzie ed è sicuramente sinonimo di certezza e di professionalità perché permette di avere una documentazione scritta delle valutazioni effettuate.
Innanzitutto, la relazione scritta garantisce una maggiore chiarezza e completezza rispetto ad una semplice comunicazione verbale, perché consente di esplicitare in modo dettagliato le valutazioni effettuate e le relative motivazioni.
Inoltre, la documentazione scritta rappresenta una prova inconfutabile della valutazione effettuata, rendendo la decisione più trasparente e giustificabile in caso di contestazioni.
Infine, l’adozione di un metodo scritto garantisce una maggiore precisione e professionalità da parte dell’esperto medico-legale, che deve esplicitare in modo dettagliato i criteri utilizzati per giungere alle sue conclusioni. Ciò contribuisce ad aumentare la fiducia dei danneggiati nel processo e a ridurre il rischio di possibili errori o incertezze interpretative.
In sintesi, la valutazione preliminare medico-legale scritta rappresenta un metodo più accurato, trasparente e professionale, in grado di fornire garanzie maggiori rispetto ad una comunicazione verbale.
Se sei interessato ad ottenere una valutazione scritta accurata e professionale, ti invitiamo a richiederla subito compilando il modulo apposito sul nostro sito. Non lasciare nulla al caso, affidati alla precisione e trasparenza del nostro metodo.
Come valutare un presunto caso di responsabilità professionale medica
Valutare un presunto caso di responsabilità professionale medica richiede un’analisi accurata e dettagliata delle circostanze del caso. Di seguito sono riportati i principali passaggi e criteri da seguire.
1. Esistenza di un danno
È necessario accertare se esiste un danno fisico o psicologico riportato dal paziente o dai suoi familiari. Il danno può essere di natura permanente o temporanea. Ad ogni modo, le conseguenze fisiche o le limitazioni a seguito dell’episodio considerato devono essere evidenti, con la presentazione di difficoltà nello svolgere una vita normale. Per la loro valutazione si può fare riferimento alle linee guida per la valutazione medico legale del danno alla persona in ambito civilistico. Vengono riconosciuti punti diversi a seconda della parte del corpo danneggiata e della tipologia di danno.
Si individuano principalmente due macro-gruppi di danni: casi di minimo danno, c.d. micro-permanenti (stati invalidanti conseguenti a fratture alle dita, operazioni al tunnel carpale, operazioni all’alluce valgo, ecc), in cui vengono riconosciuti pochi punti in una forbice da 0 a 9%.
L’altro macro-gruppo è rappresentato dai danni c.d. macro-permanenti con percentuali di invalidità elevate (superiori al 9%).
Tra i principali casi di maggiore interesse in questo gruppo, le infezioni nosocomiali dominano su tutti. Si tratta di infezioni che il paziente può contrarre all’interno dell’ospedale, ad esempio durante un intervento chirurgico.
Le infezioni ospedaliere sono, infatti, la prima causa di responsabilità professionale medica in Italia.
Anche gli interventi chirurgici sono spesso causa di danni gravi. Gli interventi chirurgici possono essere suddivisi in due grandi categorie: quelli di routine e quelli difficili. In genere, gli interventi difficili non sono fonte di responsabilità sanitaria perché è possibile far valere l’ipotesi della “speciale difficoltà” dell’operazione. È risaputo, infatti, che i problemi tecnici di speciale difficoltà sono quelli che implicano la necessità di risolvere problemi insolubili o assolutamente aleatori, o che riguardano problemi tecnici nuovi, di speciale complessità; tutto ciò limita la responsabilità del professionista sanitario.
Sugli interventi semplici e routianri, invece, è raro che non si possa prevenire, e in caso di errori, gli stessi sono per lo più inescusabili.
Ad ogni modo dalla documentazione medica e dal verbale operatorio, il medico legale saprà individuare i profili di responsabilità delle condotte esaminate.
2. La valutazione della condotta medica
Nell’analisi di un caso di malasanità è importante valutare anche se la condotta medica seguita dal medico o dall’equipe sanitaria ha rispettato le norme e le procedure stabilite dalla scienza medica. Inoltre, è necessario valutare se il medico ha fornito al paziente tutte le informazioni necessarie sulla terapia e sulle conseguenze eventuali, e se ha ottemperato alle regole sulla deontologia professionale.
Occorre poi valutare come il sanitario ha gestito la presenza di eventuali fattori di rischio che avrebbero potuto influire sul decorso della terapia o sulle conseguenze per il paziente.
Al riguardo è opportuno fare una distinzione tra errore e complicanza.
Gli errori sono eventi prevedibili, che potevano essere prevenuti;
Complicanze: sono eventi prevedibili, ma che non potevano essere prevenuti, o eventi non prevedibili.
In caso di complicanze impreviste e imprevedibili la responsabilità del medico è esclusa.
Infatti, nel caso di peggioramento delle condizioni del paziente nel corso o dopo l’esecuzione di un intervento, se tale peggioramento non era prevedibile o evitabile, si viene ad integrare una “causa non imputabile” che esclude la responsabilità del sanitario.
La questione centrale, quindi, che bisogna porsi in fase di valutazione medico legale è: il professionista sanitario avrebbero potuto prevenire e quindi evitare questo evento?
La complicanza che esclude la responsabilità medica sussiste solo nel caso in cui il peggioramento delle condizioni del paziente non era prevedibile.
3. L’accertamento del nesso causale
Il nesso di causa nella responsabilità medica si valuta attraverso un processo di analisi che coinvolge diversi fattori e criteri, al fine di determinare se l’azione o l’omissione del medico abbia effettivamente causato un danno.
Giuridicamente, vi sono vari criteri utilizzati per stabilire il nesso di causa. Per quanto ci riguarda nel settore della responsabilità medica le teorie più accreditate per stabilire se il danno è riconducibile all’operato di un medico sono quello che si concentrano sul criterio della “condicio sine qua non”, secondo cui il danno non si sarebbe verificato senza l’azione o l’omissione del medico e sulla probabilità logica, secondo cui è più probabile che il danno sia stato causato dall’azione o dall’omissione del medico piuttosto che da altre cause.
È importante, comunque, escludere altre cause possibili del danno, come fattori esterni o preesistenti. Questo può essere fatto attraverso un’analisi dettagliata delle circostanze e delle condizioni del paziente prima, durante e dopo l’intervento medico.
La prova del nesso di causalità deve essere fornita attraverso documentazione medica, testimonianze, perizie e altri mezzi di prova. Il peso delle prove e la loro valutazione dipendono comunque dalle specifiche circostanze del caso.
In sintesi, valutare il nesso di causa nella responsabilità medica richiede un’analisi dettagliata delle circostanze del caso, delle azioni o delle omissioni del medico e delle conseguenze per il paziente. È fondamentale considerare sia la causalità materiale che quella giuridica, nonché applicare criteri di valutazione appropriati e fornire prove solide per supportare le affermazioni di responsabilità.
Va ricordato, infine, e non sarà dicerto sfuggito al lettore, che per poter procedere legalmente per un caso di responsabilità medica, è necessario essere in possesso della relativa documentazione medica (cartelle cliniche/diario clinico, referti medici, prescrizioni, ecc.).
Affinché lo studio di fattibilità venga svolto con accuratezza, la cartella clinica deve essere completa. Ricordiamo che, la persona malata ha pieno diritto di visionare la propria cartella clinica durante il suo ricovero e di chiederne una copia una volta dimesso.
Conclusioni: cosa fare in caso di responsabilità medica
Come hai visto, gestire un caso di responsabilità medica può non essere semplice, data la complessità tecnica e l’attenzione ai dettagli richiesta, senza dimenticare l’impegno emotivo che può richiedere una situazione delicata.
Avrai compreso che questi casi invocano una precisa organizzazione, oltre che esperienza, competenza e attenzione ai dettagli, soprattutto è necessario seguire determinati step e procedere con una seria valutazione preliminare come spiegato in questo articolo.
Ma non preoccuparti, noi siamo qui per aiutarti. Il nostro team di profesisonisti è specializzato in questo tipo di contenzioso e può gestire il tuo fascicolo di malpractice medica, occupandosi di tutti gli aspetti tecnici che possono essere molto difficili da affrontare per una persona che per la prima volta si trova a dover fare i conti con queste problematiche.
Non solo, la nostra metodologia di lavoro si differenzia perché gestiamo ogni caso responsabilità medica con un approccio personalizzato e una soluzione su misura, in grado di offrire un supporto legale e medico-legale completo ed efficace.
In questo modo è possibile rendere il processo di gestione della praica risarciotria, dalla valutaizone della responsabilità alla richeista di risarcimento, il più efficiente, pianificato e integrato possibile.
Se stai affrontando una situazione di malpractice medica e vuoi chiedere una valutazione del tuo caso, siamo qui per aiutarti e supportarti in un’eventuale azione legale, offrendoti assistenza completa in ogni fase.

Avv. Angelo Forestieri
Avvocato con focus sulla Responsabilità civile e il Risarcimento danni alla persona e autore di varie pubblicazioni nei principali portali giuridici sui temi della responsabilità medica e della struttura sanitaria.
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